30.10.08

(D)istruzione

[…] Novantatré per cento di ammessi agli orali! Come resistere alla tentazione? E così, tra i furbetti che nel 2001 scesero dal profondo Nord a fare gli esami da avvocato a Reggio Calabria si infilò anche Mariastella Gelmini. […]

 

http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_04/stella_dbaef098-7a47-11dd-a3dd-00144f02aabc.shtml

27.10.08

Quando cerchi di salire sul cavallo (dato per) vincente

Gelmini: “Proteste di pochi. Il mio modello è Obama.”

 

Titolo del Corriere.it.

24.10.08

il Condottiero (contro la SQUOLA)



Quest'immagine è in questo momento in Home Page sul sito di un quotidiano nazionale.

L’Unità?

Il Manifesto?

No.

Il Corriere della Sera.

Tempi che cambiano.

…o opinione oramai diffusa che va instaurandosi il Pensiero Unico?

21.10.08

Per ora la mia faccia resta fuori dal libro. Domani vedremo.

Qualche giorno fa un po’ tutti i giornali riportavano l’incredibile successo di FaceBook nell’ultimo anno. Decuplicati gli utenti italiani nell’ultimo anno, in sostanza (+962%, mi sembra di ricordare).

Sarei curioso di sapere quanti utenti hanno fatto attenzione all’Informativa sulla Privacy (http://it.facebook.com/policy.php ).

E’ sostanzialmente il motivo che mi tiene ancora distante da questo SocialNetwork. O meglio: questo, aggiunto al fatto che tra i finanziatori di FaceBook sembrano esserci numerosi neocon americani vicini alla CIA (compra questo vecchio numero di Internazionale per i dettagli)…

L’Informativa Privacy di FaceBook cambia con una certa frequenza. Ti riporto paro paro alcuni punti (in corsivo) presi da tale informativa il giorno 21/10/2008 (mi pare a guardarla adesso che SIA STATA AGGIORNATA). Aggiungendo qualche mio personalissimo e opinabile commento e rinnovando l’invito a leggere SEMPRE che fine fanno i propri dati.

  • Usando Facebook, acconsenti che i tuoi dati personali siano trasferiti e trattati negli Stati Uniti.

Cioè: i dati saranno trattati all’estero, e come tale secondo la normativa degli Stati Uniti, suppongo.

  • Se l'appartenenza di tutti o sostanzialmente tutti i business di Facebook, o dei business di unità individuali appartenenti a Facebook, Inc., sono state cambiate, le tue informazioni utente potrebbero essere state trasferite al nuovo possessore cosicchè il servizio possa continuare ad essere operativo

Cioè: i tuoi dati andranno dove il business di Facebook “tira”.

  • Noi ci riserviamo il diritto di cambiare la nostra politica sulla Privacy e le nostre condizioni contrattuali in qualsiasi momento. Cambiamenti non risolutivi avranno effetto immediato, e cambiamenti risolutivi avranno effetto 30 giorni dopo la pubblicazione in questa pagina.

Cioè: domani potrebbe essere tutto diverso, e si dà per assodato che tu lo accetti.

E attenzione attenzione:

  • Gli individui i quali vorrebbero disattivare i loro account su Facebook possono andare alla pagina Il mio account. Le informazioni rimosse possono persistere in copie di riserva per un periodo di tempo, ma generalmente non saranno disponibili ai membri di Facebook.

Cioè: puoi rendere INVISIBILI i tuoi dati agli altri registrati, ma di fatto NON PUOI ASSICURARTI CHE FACEBOOK INC. NON LI TENGA PIU’ (che è invece un “pilastro fondante” della legge vigente in Italia).

15.10.08

La Rivoluzione Rinviata

“Io non vorrei fare la figura del guastafeste, ma mi sembra che tra un po’ di gente diciamo di sinistra ci sia decisamente troppo entusiasmo per i recenti interventi degli Stati nelle banche, quasi che fosse il segnale di un’economia nuovamente attenta al sociale.

 

Peccato che qui stiamo parlando solo di socializzazione delle perdite, […]”

 

Mirabile quanto sintetico post (come quasi sempre, per inciso) su Piovono Rane.

8.10.08

I cattivi che venivano da fuori.

Oggi, “solleticato” da un botta-risposta di commenti ad un post su un blog, ho fatto un esperimento.

In sintesi: i telegiornali, diceva un commento, sono pieni di “ucciso da un extracomunitario”, “violentata da extracomunitari” etc. etc. E allora mi sono detto: proviamo in effetti a far finta che ci sia una netta divisione tra buoni e cattivi. Vediamo quanti sono i cattivi extracomunitari facendo un’ “istantanea”  alla sezione cronaca del Corriere della Sera online.

Ecco, alle 16.30 dell’08/10/2008 i cattivoni con relative notizie erano sostanzialmente queste:

> Francesca Mambro, ex-terrorista
> Centri estetici in cui si prostituiscono studentesse italiane, romene e cinesi per danarosi clienti italiani
> Notte di guerriglia antipolizia da parte di ragazzi palermitani
> Tre tassisti romani rubano uno scooter
> Un ragazzo omosessuale inglese in inghilterra uccide l’amante e gli mangia la gamba
> Nugnes (politico del PD) e Nonno (politico di AN) sembrano essere sobillatori e sostenitori degli “Ultrà di Pianura”
> Parla la testimone che dice di aver visto i vigili urbani picchiare Emmanuel, il ragazzo di colore
> Condannato l’ex notaio di Domenica In
> Trovata uccisa una giovane donna originaria dell’Est europeo a Bovalino
> Trovato un corpo carbonizzato in una carrozza di un convoglio a Roma
> Momenti di tensione tra i manifestanti (italiani) a CastelVolturno e gli agenti della Celere (manifestazione contro l’immigrazione clandestina)

Cioé: al momento del test i cattivoni sembrano essere tutti italiani, con l’eccezione di ragazze rumene e cinesi che, assieme a ragazze italiane, si prostituiscono per clienti (italiani). Anzi: alcuni dei “crimini” hanno invece gli extracomunitari come destinatari del crimine.

Non so a te, ma a me è subito venuta in mente la teoria della dissonanza cognitiva di Festinger.

 

7.10.08

Reimparare ad ascoltare - La Banca della Memoria

Ti twitto un post per dirti che sì, in realtà non sto facendo nulla di interessante.

E te lo faccio sapere.

A te e a tutti i followers, o ai nodi nevralgici della mia rete FaceBook-LinkedIn-MySpace..

In una assurda corsa all’autoreferenzialità totale del “non ho nulla da dirti, ma in pochi caratteri provo a fartelo sapere”. Anche se magari in questo momento non mi ricordo bene manco chi sei.

 

La rapidità della Rete e della società ci spinge a premere l’acceleratore sul flusso informativo. Diminuendone la qualità. Ma anche, talvolta, trasformandoci in emittenti non più in grado di metabolizzare i dati ricevuti.

Non siamo più capaci ad ASCOLTARE, a tradurre le informazioni in contenuto utile per crescere come persone.

 

Il tempo medio di permanenza su un sito è solitamente pochi secondi.

I video su YouTube hanno successo se durano lo spazio di uno spot televisivo.

L’informazione è meglio chiamarla “info”. Perchè gli ultimi caratteri sono un’inutile perdita di tempo.

 

Poi ti salta fuori un gruppo di ragazzi torinesi con l’idea 2.0 davvero rivoluzionaria: ma questi benedetti strumenti web del giorno d’oggi possono fare anche qualcosa di socialmente utile?

 

La banca della memoria è una lodevole iniziativa 2.0 per raccogliere dalla diretta voce “dei nonni” le esperienze di vita vissuta. La guerra, la fame, i momenti tristi e quelli gioiosi. Ricostruendo dalla diretta voce dei protagonisti il recente passato, “sepolto” dalla logica mordi-e-fuggi cui ci costringe il criterio dominante. Un approccio storiografico vicino e fondamentale, che rappresenta davvero un eccellente esempio di come i servizi web 2.0 possano essere generati DALLE persone PER le persone, con ricadute dirette benefiche e positive sullo sviluppo sociale.

6.10.08

Youtube...3.0?

Guarda questo video su YouTube.

 

La Nintendo Wii “distrugge” il sito stesso YouTube attraverso il video promozionale di un suo gioco.

Semplicemente Geniale, secondo me.