27.8.08

Ah. L'italia.

La “soluzione” del problema Alitalia “non è una bufale, è un imbroglio politico”.

E a guidare la cordata non ci sono “capitani”. Ma “capitalisti”, che è un po’ diverso.

 

Con lucida puntualità, ne parla Eugenio Scalfari su Repubblica.it.

 

Io non ne capisco un granché. Non sono acculturato ne’ preparato per entrare così nel dettaglio. Ma un paio di riflessioni mi sovvengono:

 

1) Roberto Colaninno come numero 1 di una newco NON mi rasserena a livello occupazionale e di sviluppo organizzativo.

 

A Ivrea c’era l’orgoglio dell’informatica europea (1985: primo produttore europeo di computer e secondo a livello mondiale!). Ahimé zoppicava da tempo, e in modo sempre più evidente..

Colaninno&Co furono bravissimi a risolvere il problema: le ruppero entrambe le gambe, e la Olivetti smise effettivamente di zoppicare.

 

2) “compagnia aerea italiana”….ma che cazzo di nome eh?!?! A parte che l’acronimo è già con orgoglio occupato dal Club Alpino Italiano, resta comunque l’originalità e l’innovazione nella scelta. Come se ti nasce un figlio, e lo chiami “nonno Gepìn”.

 

Già che ci siamo ne aggiungo una terza, di riflessione:

 

AirFrance aveva in programma X esuberi. La reazione dei sindacati fu Y.

Risolvere il problema a casa propria costerà circa 2X, in termini di risorse umane.

Non so se la reazione dei sindacati dovrebbe essere 2Y o addirittura Y alla seconda.

So che sarà con ogni probabilità semplicemente ZERO.

Ah, noi mica ci si fa mettere al tappeto dall’avversario straniero.

Preferiamo martellarci da soli gli zebedei sul ring fino a svenire, che agli spettatori questo genere di spettacoli piace tanto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Concordo, per di più alla fine i debiti rimarranno allo stato. E' bello fare investimenti con rischio di impresa pari a zero.